Teresa d'Avila,
Esclamazioni dell'anima a Dio
Teresa d'Avila,
Esclamazioni dell'anima a Dio, lettura in musica del testo integrale di Santa
Teresa d'Avila (2015) - opera radiofonica
Brevi meditazioni, frammenti lirici. Il linguaggio, la lotta del
linguaggio per esprimere l‘ineffabile, l‘amore a Dio di Teresa che parla
dell‘amore di Dio per noi dà "voce" alla grande mistica spagnola,
dopo averne tradotto ed elaborato i testi. Il suono della lingua di Santa
Teresa è già in sé preghiera. La prosa della Santa ha in sé una natura
concreta, materica, a tratti aspra e ferrosa che le traduzioni correnti in
italiano non conservano, poiché il suono della lingua di Teresa è già in sé
preghiera. Di qui il tentativo di riprodurre questo suono che sale dalla terra,
direzione in cui si muove anche la musica composta da Silvia Lanzalone, musica
elettroacustica, costruita con suoni di voce umana, la mia, che sono stati elaborati
insieme a suoni naturali di flauto, di Gianni Trovalusci, secondo i più moderni
criteri di elaborazione del suono.
( Silvia Schiavoni)
Teresa d'Avila, Esclamazioni dell'anima a Dio, è un’opera musicale
radiofonica della durata di due ore suddivisa in quattro puntate, realizzata
sulla traduzione integrale del testo di Santa Teresa D’Avila, tradotto e
recitato da Silvia Schiavoni, la cui voce è stata elaborata e trasfigurata
tramite il computer da Silvia Lanzalone insieme con i suoni e le improvvisazioni
dei flauti di Gianni Trovalusci e altri suoni elettronici, per la realizzazione
della musica. Il lavoro è stato commissionato dalla Radio Vaticana, prodotto da
Marco Di Battista e presentato dal Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e Monsignor Melchor
Sánchez de Toca, Sottosegretario del medesimo Dicastero.
(Silvia Lanzalone)
Traduzione integrale del testo originale e voce Silvia Schiavoni
Musiche originali ed elaborazioni elettroniche Silvia Lanzalone
Flauti Gianni Trovalusci
Produzione dei Programmi Musicali della Radio Vaticana
Introduzione del Cardinale Gianfranco Ravasi
Commenti del Mons. Melchor Sánchez de Toca
Produttore esecutivo Marco Di Battista
Teresa d'Avila, Esclamazioni dell'anima a Dio, is a two-hours drama realized with the complete text of Santa Teresa D’Avila, translated and performed by Silvia Schiavoni, whose voice was elaborated and transfigured by computer, together with the sounds of Gianni Trovalusci’s flute and other electronic sounds; this work was commissioned and broadcast by Radio Vaticana, introduced by Cardinal Gianfranco Ravasi and Monsignor Melchor Sánchez de Toca, and produced Marco Di Battista.
Durata 1h 45’
Teresa d'Avila
– Esclamazione 1 (durata 6’28”)
Teresa d'Avila
–
Esclamazione 2
(durata
5’20”)
Teresa d'Avila
–
Esclamazione 3
(durata
9’07”)
Teresa d'Avila
–
Esclamazione 4
(durata
4’49”)
Teresa d'Avila
–
Esclamazione 5
(durata
4’56”)
Teresa d'Avila
–
Esclamazione 6
(durata
5’35”)
Teresa d'Avila
–
Esclamazione 7
(durata
5’40”)
Teresa d'Avila
–
Esclamazione 8
(durata
4’49”)
Teresa d'Avila
–
Esclamazione 9
(durata
5’11”)
Teresa d'Avila
–
Esclamazione 10
(durata
5’45”)
Teresa d'Avila
–
Esclamazione 11
(durata
4’37”)
Teresa d'Avila
–
Esclamazione 12
(durata
10’38”)
Teresa d'Avila
–
Esclamazione 13
(durata
5’09”)
Teresa d'Avila
–
Esclamazione 14
(durata
5’41”)
Teresa d'Avila
–
Esclamazione 15
(durata
4’48”)
Teresa d'Avila
–
Esclamazione 16
(durata
5’15”)
Teresa d'Avila
–
Esclamazione 17
(durata 10’37”)
Esecuzioni / Performances
Radio Vaticana, quinto canale 105 FM e digitale
terrestre
Mercoledì 4 - 11 - 18 - 25 novembre, ore 14.25
Giovedì 5 - 12 - 19 - 26 Novembre, ore 4.00
http://it.radiovaticana.va/news/2015/11/03/radio_vaticana_esclamazioni_di_santa_teresa_in_musica/118...
http://www.agensir.it/pls/sir/v4_s2doc_b.stampa_quotidiani_cons?id_oggetto=325398&stampa_auto=0
http://www.radiovaticana.va/105/it_ascolta.asp
Teresa d'Avila,
Esclamazioni dell'anima a Dio (2015) - versione performativa (2019)
Lettura in musica di Silvia Lanzalone e Silvia
Schiavoni, con la partecipazione di Gianni Trovalusci
Le ‘Esclamazioni dell’anima a
Dio’
sembrano esigere la voce. L’orante lettura silenziosa di queste piccole
luminosissime pagine, è come un abito troppo stretto. Cede alla pressione
infuocata dell’amore eucaristico, e la gola di chi legge vuole aprirsi nel
suono della voce. É l’habitus della voce mistica, e il suo felice destino: il
linguaggio umano che lotta strenuamente, che cerca con ostinazione parole e
immagini, e, anche se a volte pare trovarle, sono di quelle che prendono fuoco,
per estinguersi unicamente, per dirla con Teresa, nelle fonti vive delle piaghe del mio Dio. Ecco dunque che questa
traduzione, pur basandosi su alcune delle precedenti, ha cercato di rendere “in
voce” queste brevi meditazioni, questi frammenti lirici. É, in altri termini,
pensata per essere declamata, o, meglio,
“ex-clamata”: una traduzione che
sia come un trampolino di lancio per la voce che, proveniente com’è da un corpo
fisico, cerca, inutilmente, di abbandonarlo. Questa è la natura più profonda
delle Esclamazioni per chi scrive. L’amore a Dio di Teresa è voce dell’amore di
Dio per noi. Ecco dunque che già il
suono della lingua della Santa è preghiera. E come il suono, anche il discorso,
nel suo argomentare, ha in sé una natura concreta, materica, a tratti aspra e
ferrosa. Di qui il tentativo di riprodurre questo suono che sale dalla terra,
direzione in cui si muove anche la musica composta da Silvia Lanzalone, musica
elettroacustica, costruita con suoni di voce umana, la mia, che sono stati
modificati insieme a suoni naturali di flauto, di Gianni Trovalusci, secondo i
più moderni criteri di elaborazione del suono.
(Silvia Schiavoni)
La musica delle
“Esclamazioni” ripercorre gli slanci interiori improvvisi, gli stati d’animo
contrastanti, gli aneliti appassionati, i percorsi dialettici della preghiera
che Santa Teresa rivolge a Dio secondo un proprio libero percorso, una sorta di
struggente “flusso di coscienza”, ardente di fede e amore spirituale. La musica
segue passo passo il testo della Santa, ne scruta il senso più intimo e prova a
completarlo, sfruttando il potere racchiuso nel carattere asemantico del suono.
La forma musicale non è dunque astratta, costruita a partire da uno schema
sistematico, ma una forma fluida, capace di aderire a quanto il testo
letterario offre, parola dopo parola.
Ripercorrere con la musica il dialogo
della Santa con Dio è come “respirare” con lei, farsi Teresa per qualche
momento, percepire la sua anima e trasmettere agli altri tale percezione
attraverso il suono. Per questo motivo il suono non può essere “ordinario”, non
può restare inalterato così come siamo abituati a riconoscerlo, ma deve
necessariamente trasformarsi, con la stessa fluidità con cui il pensiero di
Teresa si trasforma al contatto con la visione divina.
Le trasformazioni sonore, ottenute
tramite tecnologie elettroacustiche e digitali, sono applicate a tutti i suoni
dell’opera, a partire dalla recitazione e dalle improvvisazioni vocali di
Silvia Schiavoni, fino a raggiungere i suoni e le improvvisazioni prodotte con
i flauti da Gianni Trovalusci. I suoni sono continuamente cangianti, secondo
livelli di elaborazione differenti, a volte riconoscibili, a volte del tutto
trasfigurati, come a voler rappresentare i diversi stati interiori della Santa,
più o meno razionali, più o meno estatici.
La composizione musicale è organizzata
secondo modalità diverse in ciascuna delle esclamazioni, e tende ad assumere
ora un carattere quasi descrittivo, sottolineando in modo puntuale ogni parola
o frase, così da accompagnare per mano l’ascoltatore in ogni singolo risvolto
emotivo, ora un carattere più incantato e indistinto, avvolgendo la parola in
una sorta di nuvola atemporale, che consente all’ascoltatore di dimorare in una
dimensione sospesa, la dimensione della propria interiorità psichica, per sua
natura intima e misteriosa, predisponendola ad una relazione empatica con la dimensione divina.
La musica della versione da concerto
presentata alla Chiesa del Gesù è stata realizzata a partire dalla versione
radiofonica prodotta dalla Radio Vaticana nel 2015, che presenta una selezione
delle diciassette esclamazioni, scelte sulla base di un criterio di
rappresentazione dei momenti più emblematici ed esaltanti del testo. La parte elettronica è stata scorporata dal testo
recitato per consentire la libera interpretazione vocale di Silvia Schiavoni; i
frammenti tematici sviluppati ai flauti da Gianni Trovalusci sono stati
estrapolati per la realizzazione di brevi intermezzi estemporanei da eseguire
in alcuni momenti del concerto; la musica dell’opera originale, così come le elaborazioni
live degli intermezzi, costituiscono il tessuto sonoro che accompagna gli
interpreti durante tutto lo spettacolo, avvolgendo il pubblico della Chiesa del
Gesù in un ascolto immersivo realizzato attraverso uno specifico progetto di
spazializzazione del suono.
La musica delle “Esclamazioni” di Santa
Teresa si rinnova così di nuova linfa vitale e può reinventarsi ad ogni sua
rappresentazione, come l’animo umano necessariamente si rinnova ad ogni
incontro con Dio.
(Silvia Lanzalone)
La
Luce, nell'incontrare le opere d'arte e le partizioni architettoniche
dell'altare maggiore della Chiesa del Gesù, viene manipolata come un materiale:
è usata come elemento psicofisico e come metafora. La luce diventa quindi un
segno come fosse una riscrittura del luogo, e nel seguire il testo Teresiano
diventa narrazione. Il progetto della luce, atto ermeneutico dello
straordinario complesso monumentale e artistico della Chiesa, interpreta a sua
volta le “Esclamazioni” con le ambientazioni luminose, come fossero quadri che
fissano nell'istante luminoso il gesto, il suono, la parola.
La
Luce, diffusa e attenuata, si irradia sulle superfici quasi a ricercarne
l'essenza profonda: le masse e i volumi, la dimensione cava del Coro, lo
slancio delle colonne che portano il Timpano e più in alto il sacro monogramma
di Gesù incastonato nella raggiera dorata che si sventaglia allargandosi.
L'oro, di una bellezza grave e accorata, sotto il lucore scintilla con labili
bagliori che fungono da collettori di luce.
La
Luce, intensa, che sottolinea e accresce il dinamismo, i volumi, le forme e i
colori barocchi. Che esalta la forza espressiva e persuasiva dell'insieme. Che
spinge in alto.
La
Luce che celebra simbolicamente ciò che nell'umanità appassionata della Santa
traspare come qualità divina.
Nel ricercare la profonda
essenza della verità dell'opera, la Luce viene usata anche con valenza
simbolica: l'immaginario e le allusioni che porta con sé, si combinano dando
luogo a visioni e contemplazioni,
suscitando riflessioni ed emozioni.
(Emanuela Mentuccia).
Durata 1h 15’
Teresa d'Avila
– Parte I. Lontana (durata 16'38")
Teresa d'Avila
– Parte II. Fonti vive delle piaghe del mio Dio (durata 18'54")
Teresa d'Avila
– Parte III. Contro il proprio Creatore (durata 17'50")
Teresa d'Avila
– Parte IV. La Sposa (durata 21'48")
Esecuzioni / Performances
Teresa d'Avila, musica originale, elaborazioni elettroniche e regia del suono Silvia Lanzalone. Traduzione, voce recitante e improvvisazioni vocali Silvia Schiavoni. Flauti e libere improvvisazioni Gianni Trovalusci. Coordinamento scenografico e disegno della luce Emanuela Mentuccia. Commento Mons. Melchor Sánchez de Toca, Sottosegretario del Pontificio Consiglio della Cultura. Coordinatori del progetto P. Vincenzo D’Adamo, sj P. Massimo Marelli, sj. Progetto in collaborazione con CRM - Centro Ricerche Musicali. Chiesa Rettoria del Santissimo Nome di Gesù, Piazza del Gesù, Roma, 10.04.2019.
https://www.chiesadelgesu.org/esclamazioni-anima-a-dio/
© Silvia Lanzalone 2021