Dis -
trazioni
Dis - trazioni, interazione per due esecutori su sistemi in tempo reale (1999)
Dis-trazioni è una composizione scritta per due interpreti a
cui sono assegnati due sistemi indipendenti di elaborazione del suono. Il primo
esecutore pronuncia delle parole con particolari modalità di emissione
prestabilite ed elabora la propria voce in tempo reale; il secondo gestisce
strutture più complesse senza l’intervento della voce, utilizzando algoritmi di
elaborazione del suono analoghi.
L’idea musicale di Dis-trazioni nasce principalmente dall’analisi di una
poesia di Andrea Zanzotto, dal cui testo sono tratte le sette parole-chiave del
brano. La musica non è rappresentativa del testo poetico, ma mette in evidenza
alcune caratteristiche espressive legate alla tensione emotiva e psicologica
che si instaura all’interno della poesia e costruisce un’immaginario acustico
ad essa affine.
In corrispondenza delle parole-chiave recitate si verificano momenti di
fluttuazione sonora: il materiale iniziale assume altri aspetti o prolifera
attraverso delle biforcazioni (es.: da un elemento a due elementi; da due a
quattro, ecc.). Si realizzano dei bruschi e caotici passaggi di stato, cioè
delle distrazioni. Prima e dopo le parole-chiave il materiale ritorna ad avere
comportamenti quasi lineari, ma conserva alcune delle caratteristiche assunte
in seguito alla distrazione.
L’esecuzione prevede in questi spazi formali una stretta interazione tra
i due interpreti che gestiscono l’elaborazione della materia sonora attraverso
delle traiettorie del moto plasmabili temporalmente. Di queste traiettorie
viene data la direzione e la forma, mentre la velocità effettiva sarà stabilita
dagli interpreti. Il concetto di allungamento e di contrazione è applicato al
tempo: rallentamento e accelerazione delle traiettorie secondo rapporti di
variazione delle velocità.
La contraddizione implicita nel titolo (la parola trazione negata dal
prefisso dis), che afferma la negazione di un concetto e contemporaneamente
quindi esprime il concetto stesso, suggerisce l’esasperazione dialettica di due
elementi portata alle sue estreme conseguenze. La dialettica, indipendentemente
dagli elementi a cui è applicata, è espressa non attraverso criteri di
opposizione e scontro, ma secondo un sistema di equilibri portato ai limiti
della stabilità, fino ad impazzire ed esplodere. Il momento di lacerazione è
determinato dall’eccessiva manipolazione dei materiali e definitiva alterazione
delle forze in gioco con perdita del controllo, instabilità del sistema,
definitiva rottura e fine.
Durata 9’13”
Il cielo è limpido sino ad
essere sconosciuto
Tutto è intossicato dal sole
Io tossisco sotto questo, in questo
brusire di entificazioni
e sono distratto
molto distratto dalla violenza
di un freddo
che pur non fa nulla di male
Adocchio solitudini
già mie ora di se stesse
unicamente
Tutti i rimproveri pare si calmino
riverberando
Tutto è distrazione e
forse meno, un
poco meno del previsto, pena>>
(Andrea Zanzotto, da Idioma, 1975-1986)
Esecuzioni / Performances
XXIV Stagione concertistica di Musica Verticale, Italia e Svezia - musica per chitarra ed elettronica. Progetto musica 2001. Versione per supporto digitale. Regia del suono Silvia Lanzalone.
Sala Casella, Roma, 15.11.2001.
Pubblicazioni / Publications
Ars Publica, CD ARS 141-004
http://www.arspublica.it/catalogocd_it.html?wa_key=wa_1_p/market_1c9clce6y2zhv5-21
http://www.arspublica.it/cd_vocelettronica_notes_it.html
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